Ecco perché il liceo "Archimede" di Acireale è il migliore della provincia etnea

di Filippo Laudani

Sentire la scuola come una famiglia e guardare così al futuro preparati culturalmente ed umanamente. Non si tratta soltanto di offerta formativa ma di relazioni

Quante mattine, alzati dal letto, il pensiero “calia” ci ha accarezzato la mente? Quante volte abbiamo sperato in miracolose supplenze? Lo sappiamo: studiare costa fatica. Eppure, il modo migliorare per imparare a vivere è proprio a partire da qui, dai banchi di scuola. Se poi i banchi sono quelli del Liceo “Archimede” di Acireale, possiamo ritenerci particolarmente fortunati. La piattaforma Eduscopio 2024 realizzata dalla Fondazione Agnelli, dopo aver analizzato i risultati universitari dei diplomati, ha valutato questo istituto come il migliore liceo scientifico della provincia di Catania. Un simile traguardo può essere spiegato da tanti fattori, come la lungimiranza del dirigente scolastico, la preparazione dei docenti e l’offerta formativa. Il vero segreto sono però le relazioni. Archimede = Famiglia: è questa l’equazione che caratterizza il noto liceo che ormai da un secolo accompagna i ragazzi nel loro percorso di formazione. La scuola che diede la maturità a Battiato non è solamente una scuola: è una casa, abitata da una grande famiglia. È il luogo in cui ogni studente impara ad essere parte fondamentale di una squadra che si apre alla realtà che lo circonda. Ne sono dimostrazione i vari flash mob, come quello del 24 Febbraio 2023, occasione nella quale la scuola ha dimostrato di ripudiare ogni forma di guerra, partecipando vivamente alle dinamiche politiche internazionali. Ma basterà ricordare tutte le attività organizzate ogni anno in occasione del 25 novembre e del 27 gennaio, che non si limitano soltanto alla discussione di dinamiche ed eventi all’interno delle classi, ma di idee portate avanti dagli studenti, idee che vanno oltre la retorica della ricorrenza e che trovano occasioni di crescita lungo tutto l’anno scolastico. Quest’anno, ad esempio, le riflessioni sul Giorno della Memoria animeranno un calendario di attività fino al prossimo aprile e saranno guidate direttamente dagli studenti. Non iniziative dall’alto ma iniziative promosse da ragazze e ragazzi, i veri protagonisti di questa grande agorà che è la scuola. L’organizzazione di alcune attività coinvolge persino l’intero comitato studentesco, cuore pulsante della grande famiglia dell’Archimede, formato dai rappresentanti di istituto e da tutti i rappresentanti delle classi del liceo per un totale di 130 persone che dialogano e prendono decisioni insieme, pur nelle piccole divergenze. D’altronde, famiglia non significa anche litigio? In questo modo si riescono ad ottenere iniziative vincenti, che grazie al lavoro sinergico di tutti, sanno coinvolgere l’intera scuola, come ad esempio la notte dell’Archimede che si svolgerà a breve, in cui gli studenti potranno realizzare delle aule tematiche, gestite insieme ai compagni, in modo da trasmettere agli altri i propri saperi, divertendosi e scherzando durante una notte che per tutti sarà diversa dalle altre. Non è questione di un’aula, ma dell’unione di tutte le classi. Una scuola capace di formare le menti di ragazze e ragazzi, e soprattutto di educarne i cuori. 




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