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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

E tu, credi a Babbo Natale?

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Arianna Finocchiaro A due anni i bambini non vengono ancora sfiorati dall’idea di Babbo Natale: il Natale è solo un periodo della loro breve esistenza in cui ricevono più giocattoli da mettere in bocca, rompere o maciullare. A tre anni iniziano a sospettare che quel vecchio panciuto e barbuto vestito di rosso è il motivo per cui ricevono quei pacchetti sotto l’albero. Nella loro testolina appare sempre più chiaro un breve schemino: uomo panciuto uguale regali, regali uguale cose buone, quindi uomo panciuto uguale uomo buono. Da lì, crescendo, inizieranno a scrivere letterine sempre più articolate, con liste di desideri più lunghe di quelle della spesa della mamma per il cenone, impareranno (quasi) a cantare le canzoni di Natale in inglese, e inizieranno ad aspettare Babbo Natale svegli la notte, per poi finire addormentati sul divano. Poi arriva il fatidico momento che nessuno riesce mai ad identificare, ed è il punto esatto in cui la magia si incrina. Quel momento imprecisato, v

Il Natale visto con occhi differenti e un abbraccio che diventa casa

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Rachele Mirabella Salvatore (nome di fantasia) è un uomo solo, anzi lo era. Abbandonato dalla sua famiglia, dopo aver perso il lavoro e la casa, Salvatore aveva perso anche la voglia di vivere. Non si nutriva adeguatamente da mesi, non si lavava, non si curava, si era completamente isolato dal mondo, lasciandosi letteralmente morire, a causa della solitudine di cui maledettamente soffriva. Quando la sua vicina, donna di gran cuore, l’ha trovato, nel buco di abitazione dove si era rintanato, le sue condizioni erano davvero pessime. Persino non riusciva più a camminare. Da quel momento però l'uomo è stato affidato alle cure dei fratelli camilliani e così ha ritrovato la forza per guarire dalla sua depressione, nutrirsi, uscire e incontrare altra gente. Adesso Salvatore sta facendo riabilitazione e sta cercando di riprendere in mano la sua vita; ha trovato una nuova famiglia che in un abbraccio lo ha fatto sentire a casa. La rete di solidarietà che si è attivata intorno a Salvatore è