Educare alle emozioni con l’aiuto dei colori

 


Elena Privitera e Sara Francesca Pappalardo

Spesso capita di ritrovarsi, nel grigiore di una vita monotona, privi di energia e passivi di fronte all’esistenza. Questo è stato il motivo che ha incoraggiato i ragazzi e le ragazze della 2C del Liceo Statale "Archimede" di Acireale, coordinati dalla professoressa Ivana Patanè, a manifestare, attraverso i colori, il proprio desiderio di positività ed entusiasmo, ribadendo l’importanza della consapevolezza delle proprie emozioni.

Il 18 maggio scorso, riuniti in cerchio attorno al simbolo della pace, nel cortile della scuola, hanno recitato una filastrocca sui colori per dare voce ai sentimenti e hanno coinvolto con un enorme girotondo gli altri studenti del liceo in una ricreazione diversa dal solito. Come ricorda la professoressa Patanè «il colore è rifrazione di bellezza» ed è quindi capace non solo di dare sapore alla vita, ma anche di insegnare a condividere emozioni ed esperienze: solo insieme si può davvero vivere una vita piena. Al contrario, anestetizzando ciò che si prova, nascondendosi per paura di soffrire, si perde il sano e genuino confronto tra esseri umani.

Testimoni della condivisione e partendo dal motto dell’ACR (Azione Cattolica Ragazzi), «Ho un’idea ne vuoi un pezzo?», questi giovani si sono fatti portavoce di quanto sperimentano quotidianamente, esprimendo con coraggio se stessi per poi affidare a dei coloratissimi palloncini il compito di portare il loro messaggio lontano. 


Al preside dell'Istituto, prof. Riccardo Biasco, è toccato l'onore di liberare i palloncini in alto nel cielo, mentre la riflessione sulle emozioni continua.

Colori ed emozioni sono, infatti, in relazione tra loro. Spesso sentiamo un determinato colore come nostro, stabilendo con questo un intimo rapporto.  Inoltre, gli studi sull'intelligenza emotiva dimostrano quanto sia utile, se non indispensabile, dare nome alle emozioni per poterle gestire e comunicare in modo efficace. Ma l'educazione emotiva e ancor più quella empatica, che permette il rispecchiamento emotivo nell'altro, non è scontato che si riceva in un contesto sociale e culturale tutto proteso più al fare che al sentire e al pensare. Anche la scuola che pure dovrebbe favorire lo sviluppo della consapevolezza spesso si concentra esclusivamente su competenze tecniche, dimenticando che l'essenziale «invisibile agli occhi» lo si impara con il cuore, come ci ricorda Antoine De Saint-Exupery ne Il Piccolo Principe

Per fortuna la scuola è anche occasione di riflessione critica e quanto leggiamo e osserviamo del mondo attraverso i libri passa dal nostro cuore e ci sollecita ad interrogarci.  

Anche tu ti interroghi su quali emozioni accompagnano le tue giornate? Può aiutare ad acquisire maggiore consapevolezza delle proprie emozioni associarle ai colori?

E tu, a quale colore sei affezionato? 

Visita la nostra pagina Instagram Good News Paper per sapere cosa ne pensano gli studenti e le studentesse del Liceo "Archimede" di Acireale e, se ti va, lascia un commento.



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