Il Giardino dei Giusti e il ricordo di Perlasca al Liceo Archimede di Acireale

Inaugurato, negli spazi della scuola, il progetto che lega i frutti degli alberi al lascito prezioso di grandi donne e grandi uomini. Per l’occasione presente lo scrittore ed attore protagonista dello spettacolo teatrale dedicato all’italiano che salvò tanti ebrei.


Flavia Greco e Ludovica Santamaita

«Abbiamo deciso di dedicare un giardino ai Giusti tra le nazioni perché, proprio come i frutti che cresceranno da questi alberi, anche le azioni di queste persone potranno essere colte dalle generazioni future». Con queste parole la prof.ssa Marinella Sciuto, docente del Liceo Archimede e referente del progetto “Il valore della Memoria”, ha inaugurato, lo scorso 23 marzo 2023 negli spazi dell’Archimede, il Giardino "Semi di memoria", un percorso didattico virtuale che, grazie ad un sistema di codici QR, permette l'accesso ad un archivio ormai piuttosto nutrito di lavori di ricerca e di approfondimento condotti dai docenti e dagli studenti del progetto. Per l’occasione gli studenti hanno accolto Alessandro Albertin autore ed attore protagonista dello spettacolo teatrale "Perlasca - Il coraggio di dire no" che ha offerto una preziosa riflessione sul lascito del commerciante italiano che nel corso della Seconda guerra mondiale, fingendosi console generale spagnolo, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi.

«Quando l’assassinio è legge di stato e il genocidio è parte di un progetto politico, è davvero possibile estraniarsi da un’ideologia così radicata?». È questo l’interrogativo che si è posto Giorgio Perlasca nell’inverno a cavallo tra il 1944 e il 1945, mentre si faceva chiamare Jorge fingendo una identità da diplomatico che celava in realtà quella da commerciante di carne da macello. Rimpatriare in Italia, rimanendo in una bolla di indifferenza di fronte agli orrori nazi-fascisti, oppure restare nella gelida Ungheria rischiando tutto per salvare anche una singola vita? Per persone come Jorge, scegliere coraggiosamente di compiere quelle azioni che un giorno lo renderanno “Giusto tra le nazioni”, fu naturale. Infatti, Perlasca, una volta finita la guerra, dopo la liberazione dell’Ungheria, ritornò silenziosamente in Italia dalla sua famiglia, senza mai pronunciare una parola sulle vite salvate. 

Oggi conosciamo questa incredibile storia grazie alla ricerca di due donne, un tempo bambine, salvate da Jorge. Dopo più di quarant’anni, il desiderio di ringraziare colui che riuscì a risparmiarle da Auschwitz era immenso. «Questa è una storia che non può essere dimenticata» ha commentato Albertin che, dopo 253 repliche, non riesce ancora a contenere la commozione.  Ed è spettato proprio all’attore levare il lenzuolo dalla targa commemorativa dedicata a Giorgio Perlasca. In onore di quest’ultimo il progetto “Il valore della Memoria” ha scelto di piantare un piccolo albero di Carrubo. In futuro questo albero si innalzerà, produrrà i suoi dolci baccelli, e proietterà la propria ombra sul nome di Giorgio Perlasca.

Ancora una volta il Liceo Archimede ricorda coloro che si sono impegnati per gli altri, coloro che hanno messo in secondo piano la propria vita per salvare quella del prossimo. Ancora una volta risulta necessario farlo, perché uomini come Perlasca ci insegnano che l’indifferenza è complice e non è mai la strada giusta.

 

Vai alla Galleria per vedere le fotografie dello spettacolo "Perlasca - Il coraggio di dire no".




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