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E tu, credi a Babbo Natale?

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Arianna Finocchiaro A due anni i bambini non vengono ancora sfiorati dall’idea di Babbo Natale: il Natale è solo un periodo della loro breve esistenza in cui ricevono più giocattoli da mettere in bocca, rompere o maciullare. A tre anni iniziano a sospettare che quel vecchio panciuto e barbuto vestito di rosso è il motivo per cui ricevono quei pacchetti sotto l’albero. Nella loro testolina appare sempre più chiaro un breve schemino: uomo panciuto uguale regali, regali uguale cose buone, quindi uomo panciuto uguale uomo buono. Da lì, crescendo, inizieranno a scrivere letterine sempre più articolate, con liste di desideri più lunghe di quelle della spesa della mamma per il cenone, impareranno (quasi) a cantare le canzoni di Natale in inglese, e inizieranno ad aspettare Babbo Natale svegli la notte, per poi finire addormentati sul divano. Poi arriva il fatidico momento che nessuno riesce mai ad identificare, ed è il punto esatto in cui la magia si incrina. Quel momento imprecisato, v

Il Natale visto con occhi differenti e un abbraccio che diventa casa

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Rachele Mirabella Salvatore (nome di fantasia) è un uomo solo, anzi lo era. Abbandonato dalla sua famiglia, dopo aver perso il lavoro e la casa, Salvatore aveva perso anche la voglia di vivere. Non si nutriva adeguatamente da mesi, non si lavava, non si curava, si era completamente isolato dal mondo, lasciandosi letteralmente morire, a causa della solitudine di cui maledettamente soffriva. Quando la sua vicina, donna di gran cuore, l’ha trovato, nel buco di abitazione dove si era rintanato, le sue condizioni erano davvero pessime. Persino non riusciva più a camminare. Da quel momento però l'uomo è stato affidato alle cure dei fratelli camilliani e così ha ritrovato la forza per guarire dalla sua depressione, nutrirsi, uscire e incontrare altra gente. Adesso Salvatore sta facendo riabilitazione e sta cercando di riprendere in mano la sua vita; ha trovato una nuova famiglia che in un abbraccio lo ha fatto sentire a casa. La rete di solidarietà che si è attivata intorno a Salvatore è

L’urlo silenzioso delle donne: Il silenzio non è mai la scelta giusta

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Fabiana Famà e Sorriso Valvo Claudia “Ho scritto queste storie d’istinto” così lo scorso 26 marzo, Cristina Pagano, giovanissima scrittrice di 19 anni, ex alunna del liceo Archimede, ci parla del suo libro “L’urlo delle donne”, una raccolta di 12 storie di violenza. Continua a leggere su  https://sudpress.it/destinazione-news/post/163798/l%E2%80%99urlo-silenzioso-delle-donne:-il-silenzio-non-%C3%A8-mai-la-scelta-giusta

Un tè alla mimosa

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Riccardo Marano e Andrea Pistorio  L’8 Marzo, per la ricorrenza della Giornata Internazionale dei diritti della donna, alcuni studenti del liceo “Archimede”, si sono recati a Santa Maria Ammalati, nel comune di Acireale, presso la Comunità Madonna della Tenda per partecipare ad una merenda un po’ speciale con le ragazze, giovani madri nubili, ospiti della comunità: ognuna delle partecipanti ha scelto e recitato un breve testo poetico attraverso il quale ha raccontato qualcosa di sé e del proprio passato, aprendo il proprio cuore e mostrando alle compagne la forza che ci vuole per rialzarsi e andare avanti.  Continua a leggere su  https://sudpress.it/destinazione-news/post/163797/

Il centro ascolto antiviolenza Il Bucaneve

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Diego Borzì e Arianna Finocchiaro Una donna non dovrebbe mai difendersi da chi ama.  In una società dove non sono scontati i diritti di protezione da qualsiasi violenza, a più di dieci anni dalla Convenzione di Istanbul (2011), nasce il Centro Ascolto Antiviolenza Il Bucaneve, per tutte le donne e i minori vittime di violenze fisiche e psicologiche. Continua a leggere su  https://sudpress.it/destinazione-news/post/163794/

Operatori di pace con Emergency presso il Liceo Archimede

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Flavia Greco Diventare “Operatori di pace” con l'associazione umanitaria italiana “Emergency - Life support for Civilian War Victim” è la proposta che alcune classi quinte del Liceo Statale “Archimede” di Acireale hanno raccolto per l’anno scolastico 2021-2022. Continua a leggere su  https://sudpress.it/destinazione-news/post/163790/operatori-di-pace-con-emergency-presso-il-liceo-archimede

La mia scuola per la pace

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Educare alla pace  in tempo di guerra Paola Lizzio Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022, si è profilata l’esigenza morale di interrogarci su quanto stesse accadendo e di avviare incontri di studio e analisi delle dinamiche della crisi russo-ucraina e degli strumenti della diplomazia e del diritto nella gestione e nella risoluzione dei conflitti. Così è nato il Gruppo mondialità e pace del Liceo, costituito da docenti di diverse discipline che sentono forte la spinta intellettuale a leggere con consapevolezza il reale e ad insegnare ai/alle propri/e studenti a sviluppare un altrettanto spirito critico. Tale spinta è stata di fatto condivisa dagli/dalle studenti che hanno scelto di dedicare un’Assemblea d’Istituto, in due giornate, al tema della guerra e della pace, affidando alla sottoscritta e alla docente di Diritto, prof.ssa Donatella Di Pasquale, l’esposizione dei dati sui quali avviare il ragionamento e il confronto: diritto internazionale ed elementi di geop