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Ridare colore e vita agli ambienti scolastici. Un progetto utopico?

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Un'idea morta sul nascere ma con buone intenzioni: rendere gli studenti e le studentesse protagonisti attivi della riqualificazione degli spazi che vivono di più perché li sentano "casa" Di Pietrangelo Garozzo e Alessandra Cacciola Affrontare il tema del rispetto dell'ambiente a scuola è più di un semplice compito, è un'opportunità per abbracciare una prospettiva ampia sulla nostra relazione con il mondo che ci circonda. Da Massimo, uno studente del Liceo “Archimede” di Acireale, veniamo a sapere che nella sua scuola c'è un progetto mai realizzato che, pensato dai giovani per i giovani, è ancora in attesa che qualcuno se ne faccia carico: coltivare il senso del bello attraverso la cura e il rispetto per i luoghi che abitiamo.  Il progetto, denominato "Unfaded", punta alla valorizzazione dei tesori che ci circondano, invitando gli studenti a riconoscere il valore intrinseco degli ambienti comuni e ad assumersi la responsabilità di proteggerli. Non s

«La mafia uccide, il silenzio pure»: il Liceo “Archimede” di Acireale in ricordo delle vittime della mafia a 32 anni dalla Strage di Capaci

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di Claudia Obiso Giovedì 23 maggio in memoria del 32॰ anniversario della strage di Capaci il Liceo “Archimede” di Acireale ha dimostrato ancora una volta la sua determinazione e il suo impegno nella lotta contro la mafia, un impegno che va oltre le parole e si concretizza in azioni quotidiane di sensibilizzazione e di educazione alla legalità. Una giornata ricca di momenti di riflessione per tutta la comunità scolastica già a partire dall'intervallo animato da un flashmob : gli studenti, vestendo jeans e maglietta bianca, hanno letto le parole di Giovanni Falcone e, nel tentativo di renderle simbolicamente tangibili, le hanno applicate su di un pannello in modo da costruire un “albero dell’impegno e della legalità”. Molto istruttiva poi la conferenza pomeridiana in Aula Magna, fortemente voluta dai rappresentanti d’istituto che si sono prodigati nella sua organizzazione. «Volevamo che fosse un’occasione per riflettere sulle responsabilità di ciascuno nel contrastare le mafie con le

La conoscete la storia del popolo Sahrawi? Ve la raccontiamo in 3 bicchieri

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  Acireale, città barocca dalle cento campane, ma non solo: Sara Scudero ci racconta una buona notizia di accoglienza, difesa dei diritti e tè condivisi   Saverio Di Mauro e Salvo Ilie L’esperienza in un’aula del nostro liceo, il “Liceo Archimede” di Acireale, mercoledì 24 aprile è stata trascendentale: appena arrivati si poteva percepire un odore molto intenso e piacevole di menta, zucchero e tè. Abbiamo avuto il piacere di ascoltare Sara Scudero di " Mi casa es tu casa ", un progetto che si dedica all’accoglienza estiva nel territorio acese di un gruppo sahrawi costituito da 10 bambini e dai loro 2 accompagnatori. Tre bicchieri per tre tè – come da tradizione nelle abitazioni sahrawi – ognuno di essi rappresentativo di una parte diversa della vita di questo popolo. Il primo bicchiere.  Il primo, pungente e forte, sia al sapore che all’odore simboleggia in modo forse per noi bizzarro il loro modo di vivere la vita:  amaro . Difficile da mandare giù, e per alcuni trop

Dal testo alla scena: al “Liceo Archimede” il teatro come mezzo di conoscenza di sé e dell'altro

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Non solo un corso di recitazione, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta del proprio Io per gli studenti e le studentesse dell’istituto acese   Di Alessandro Garozzo e Federica Di Mauro Trasmettere ai giovani la bellezza del teatro e l'amore per la letteratura: questo l’obiettivo del progetto “Dal testo alla scena”, inserito nel piano dell'offerta formativa del liceo “Archimede” di Acireale. La storia di questo corso è antica e affonda le sue radici nella passione, da sempre nutrita per il teatro, della professoressa Luisa Mirone, ideatrice del progetto. Con lei Giuseppe Bisicchia, direttore artistico e fondatore dell'associazione “Buio in sala”, attore, regista e sceneggiatore, un professionista del settore che si dice felice di confrontarsi con il mondo della scuola al quale generosamente si dedica, curando il laboratorio espressivo e la regia dei lavori che verranno messi in scena. Ciò che accomuna gli studenti e le studentesse che hanno scelto questo corso è il vo

Ammalarsi per gioco: gli studenti del Liceo “Archimede” di Acireale dicono NO

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Un progetto divenuto occasione per diffondere la cultura della prevenzione verso un’attività troppo spesso sottovalutata, soprattutto tra adolescenti e giovani Di Federica Di Mauro C’è un momento esatto in cui bisogna smettere di giocare: quando non ci si diverte più. Banale? Forse. Ma a pensarci è una presa di coscienza che spesso ci sfugge. Di sicuro sfugge a chi, di quel gioco che non fa più divertire, ne ha fatto una patologia. A parlare di gioco d’azzardo patologico (GAP) è il manuale diagnostico-terapeutico delle malattie psichiatriche dell' American PsychiatricAssociation  c he definisce così un «comportamento persistente, ricorrente e maladattativo di gioco che compromette le attività personali, familiari o lavorative». Ammalarsi per gioco non è quindi uno scherzo. Lo hanno capito gli studenti del Liceo “Archimede” di Acireale che nelle scorse settimane sono stati coinvolti in un progetto di sensibilizzazione sul tema coordinato dalla professoressa Dina Chiarenza e che ha

Service learning: a scuola di volontariato presso "Casa sollievo San Camillo" di Acireale

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Cosa sono i corridoi umanitari? Una storia dalla Siria all'Italia

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  “Santa Venerina abbraccia la Siria”, si chiama così il progetto di accoglienza a favore di profughi siriani giunti in Italia attraverso un corridoio umanitario.  Ce lo spiega Michela Lovato, volontaria di Operazione Colomba, che ha incontrato gli studenti e le studentesse del Liceo “Archimede” di Acireale Di Lorenzo Rapisarda «Lasciare il proprio paese per ragioni di vulnerabilità, come guerra e povertà, è praticamente impossibile senza un visto da presentare ad ogni frontiera. Per fortuna esistono i corridoi umanitari, programmi di trasferimento e di integrazione in Italia, che aiutano queste persone ad ottenere dei visti per transitare nei territori stranieri in cerca di protezione, un'alternativa sicura e legale ai viaggi della disperazione». Con queste parole Michela Lovato - esperta in scienze della pace, cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti - ha presentato il progetto dei corridoi umanitari agli studenti e alle studentesse del Liceo Archimede di Acirea